L’Arena martedì 19 settembre 2017 – ECONOMIA – Pagina 10
SETTORI. Report 2016 dell’ispettorato del Lavoro: 7.900 pratiche in Veneto (2.134 a Verona)
Controlli su cooperative: l’83% trovate irregolari
La maggior parte di queste non sono iscritte alle associazioni Industria, terziario ed edilizia i comparti più sotto osservazione
A Verona la maglia nera per cooperative irregolari non iscritte ad associazioni di categoria. Il report stilato dall’Ispettorato Interregionale del Lavoro, che nel mese di luglio ha incontrato il settore della cooperazione veneta (Confcooperative, Legacoop e Agci Veneto), insieme alle rappresentanze regionali di Cisl e Cgil, in occasione della rendicontazione dell’attività ispettiva svolta nelle diverse provincie del Veneto nel corso dell’anno 2016, parla di 82 casi, cui si aggiungono 2 realtà irregolari associate. Anche se, sulle irregolarità riscontrante in regione (64% delle aziende), la nostra provincia incide «solo» per il 45%, collocandosi in coda a tutte le altre (prima è Treviso, con il 91% di coop irregolari).MIGLIAIA DI CONTROLLI. L’anno in esame ha nel complesso impegnato i singoli ispettorati provinciali della regione in oltre 7.900 controlli, compresi i settori non cooperativi, di cui 2.134 nel Veronese.Più specificatamente n! ella cooperazione, le ispezioni hanno toccato 299 cooperative venete, di cui oltre la metà, cioè il 63%, sono risultate non associate, ovvero esterne a Confcooperative, Legacoop, Agci o altre associazioni, e l’83% irregolari.Mentre nella cerchia delle associate, l’irregolarità riguarda solo il 26%. «Ciò significa che l’associazionismo è ancora sinonimo di garanzia e trasparenza», commenta una nota di Confcooperative Veneto.A livello provinciale, dopo Verona, la città con più cooperative irregolari tra le non associate è Venezia, che però divide il carico tra associate (15 casi di irregolarità) e non (23 casi). Un rapporto più equilibrato, simile a quello nazionale, in cui le cooperative non associate irregolari coprono il 58 % e quelle associate il 44%.INDUSTRIA E TERZIARIO. Quanto ai comparti economici, il maggior numero di irregolarità in Veneto investe l’industria (68%), seguita dal terziario (66%), l’edilizia (55%), l’agricoltura (51%).In termini occupazionali t! ali irregolarità si traducono, sul piano regionale, in 5.796 lavoratori irregolari (per violazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, interposizione di manodopera, ecc.), 48 clandestini, e 2.300 lavoratori in nero; su quello territoriale, veronese, in 1.531 occupati irregolari e 423 in nero.«Dati da leggere complessivamente in termini positivi – osserva Ugo Campagnaro, presidente Confcooperative del Veneto -, in quanto a livello regionale ci danno conferma della credibilità e autorevolezza di Confcooperative, quindi del cosiddetto “marketing associativo” nei rapporti delle nostre cooperative associate, che possono ritenersi soddisfatte della scelta aggregativa».
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